Caleranno i vandali – Flavio Almerighi

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La Samuele Editore, Casa Editrice pordenonese nata nel 2008, apre il secondo progetto di Crowdfunding al fine di pubblicare il volume di versi Caleranno i vandali di Flavio Almerighi. Il progetto ha come obiettivo il rivoluzionare le modalità di pubblicazione della piccola editoria proponendo i volumi col supporto di Eppela.com e testandone preventivamente l’efficacia. I volumi che raggiungeranno gli obiettivi proposti saranno regolarmente pubblicati e distribuiti secondo gli usi dell’Editore. Gli sponsorizzatori avranno tutti la citazione in una pagina speciale del libro e diverse altre ricompense in relazione alla cifra offerta.

 
 
Il libro

Fin dalla prima poesia di Flavio Almerighi in Caleranno i vandali è il tempo, la sua valutazione in relazione al senso che innesca, al valore delle cose che determina. E, inevitabilmente, assieme alla posizione gerarchica che i valori in esso posizionati assumono, essendo da sempre immersi nello spazio, è necessario affrontare anche la questione del passaggio da una letteratura fondata sul tempo a una letteratura fondata sullo spazio come prospettava Foucault. Non appare dunque un caso che Almerighi introduca luoghi come Auschwitz e il Sud America, reali entrambi, ma inconfrontabili. Si aprono immediatamente baratri nel tentativo di categorizzazione, che si palesa pertanto impossibile. Che cos’è il tempo? Che cos’è un luogo? Il tempo speso nel guardare programmi in replica è incompossibile con quello dell’ergastolano. Se crollano le definizioni, il tipo di conoscenza a cui la poesia attinge è conoscenza critica. E tramite la critica, il passaggio alla resistenza alla battaglia, non solo mentale, ma anche fisica, è immediatamente compiuto.

Lo scontro non va colpevolizzato in assoluto: qui, il discrimine è talmente mosso che un uomo è sempre contemporaneamente al di qua e al di là della barricata come arma sta sia dalla parte della vittima sia del carnefice. Si tratta della presenza di un ulteriore livello che rende il quadro maggiormente complesso e non lascia indenne nessuna idea come migliore o più giusta, poiché nel giudizio entra anche la casualità della nascita, l’arbitrarietà dell’istruzione ricevuta. Non è acquiescenza allo stato di fatto, la poesia è schiaffo, strumento di verità assunta dal singolo che si rafforza con la voce degli altri. In questo senso la lettura è un atto collettivo che istituisce comunità.

 
 

Caleranno i Vandali
 
Niente fuga in ferrovia,
nessun distanziarsi in autobus
schiacciati senza intimità
dentro tripudi d’indifferenza,
dove cortili più che brevi
scordano poche soffitte rosse.

Caleranno i Vandali
pochi e male armati
spaventati cederanno
al ritardo che li acceca,
scagliati già supini
dai mari alla Penisola.

Noi dietro il vetro in utopie,
ogni cosa non va bene
qualche idea da collezione
nasce morta, già rubata
paia di ciabatte all’ombra
di vecchie colonie estive,

caleranno i Vandali,
gli Unni sono qui.
 
 
 
 

 
 
 
 

Flavio Almerighi è nato a Faenza il 21 gennaio 1959. Sue le raccolte di poesia Allegro Improvviso (Ibiskos 1999) Vie di Fuga (Aletti 2002) Amori al tempo del Nasdaq (Aletti 2003) Coscienze di mulini a vento (Gabrieli 2007) durante il dopocristo (Tempo al Libro 2008) qui è Lontano (Tempo al Libro 2010) Voce dei miei occhi (Fermenti editrice 2011) Alcuni suoi pezzi sono stati pubblicati in prestigiose riviste quali Tratti, Prospektiva, Il Foglio Clandestino; ha a sua volta fatto parte di giurie in premi letterari.

 
 
 
 

IL PROGETTO

 
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