CARTACEO ESAURITO
Versione online Sbac!
Prezzo 4 euro
Haiku italiani
Luigi Oldani
Samuele Editore 2016, collana Scilla
prefazione di Alba Donati
pag. 52
Isbn. 978-88-96526-79-8
Oldani crea, come ogni scrittore di haiku (Basho ma anche Saba e Zanzotto) una zona franca in quei tre brevi versi. Crea il vuoto, come un verso che non si vede e che azzera gli appigli, fa sparire il maniglione antipanico, e in quel vuoto si siede tranquillo e noi con lui. In quel verso non scritto con sapiente maestria (ma forse non è maestria ma conoscenza) lui rigira il tutto, inverte la direzione, immette cose non viste, non vedibili. Dice uno dei componimenti più belli: “Il tempo incide / sul muro di licheni: / pietra carne”. A voler sviluppare la catena delle metafore nascoste si scriverebbe un trattato che passerebbe anche da Auschwitz. E ancora: “Quando piove / qualcuno si muove /non siamo soli. “Ma qual’è il kigo di questa poesia? La sua ragion d’essere, il suo tema centrale? Qui non c’è niente di italiano, perchè a me sembra che il suo kigo sia l’azzeramento della vanità, la supremazia del caso, il riconoscersi esseri tra gli esseri, o meglio non-esseri tra non-esseri, umani come sono umani i ciliegi, i petali, i fichi, i melograni.
Alba Donati
è il vento rosso
di Kamakura dove
ero e sono.
Come kimono
d’ottobre, il fruscio
di sottobosco.
Leggo a letto
dolce è non capire
l’alba d’autunno.
La bellezza alza
sul tuo volto foglie
d’acero rosse.
Questo autunno
l’acero è così rosso:
campo di guerra.
Acero rosso
nell’orto di Angelo
solo le foglie…
Del mare mosso
ha l’odoroso alloro,
nero è il cielo.