Animula vagula blandula
Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos…
Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t’appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti…
Publio Elio Adriano
ANIMULA VAGULA BLANDULA
visioni del sacro
a cura di Alessandro Canzian
Sala Liberamente, Maniago
Domenica 18 novembre – ore 18.30
DEVOTA COME UN RAMO
Devota come un ramo
curvato da molte nevi
allegra come falò
per colline d’oblio,
su acutissime lamine
in bianca maglia di ortiche,
ti insegnerò, mia anima,
questo passo d’addio…
Cristina Campo
Inaugurazione Mostra Personale di Rachel Slade
a cura di Carlo Fontanella e Carlo Vidoni
a seguire omaggio a Cristina Campo a cura di Maria Milena Priviero e Sandro Pecchiari
il sacro nell’arte
23 novembre – ore 20.30
LEZIONI D’IMMORTALITÀ
«L’archeologia è più affine alla poesia di quanto possiamo immaginare, si tratta in entrambi i casi di svelamenti, perché in un frammento si svela il mistero delle domande che ci abitano da sempre.» Flaminia Cruciani, poetessa e archeologa, ha fatto parte per diversi anni della Missione archeologica italiana a Ebla, in Siria. Con Ebla «gli italiani hanno scoperto una nuova lingua, una nuova cultura e una nuova storia» ha affermato Ignace J. Gelb, uno dei maggiori assiriologi americani del Novecento. Questo libro però non è un manuale di archeologia, e non è neppure un diario di viaggio o di avventure. È il racconto sincero e appassionato della più bella lezione di immortalità che Flaminia Cruciani abbia ricevuto dalla vita.
Presentazione del libro Lezioni d’immortalità di Flaminia Cruciani (Mondadori 2018)
presenta Anna Vallerugo
il sacro nell’antichità
30 novembre – ore 20.30
NON TI SCRIVO DA SOLO
La Domanda
si risponde con chiarezza.
Non ti scrivo da solo.
Manuele Morassut
Lettura di poesie del Gruppo Majakovskij
introduce Alessandro Canzian
accompagnamento musicale di Nuccio Simonetti
a seguire open mic
il sacro in poesia
7 dicembre – ore 20.30
TI RACCONTO UNA STORIA
Tommy e la felpa rossa è la nuova favola scritta da Daniela Dose e illustrata da Silvia Pignat. Edita da Dreambook che l’ha inserita nei Quaderni di Camilla, il libro racconta l’importanza del dono e della generosità, ma anche le paure che hanno i bambini quando si accorgono che stanno crescendo. Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza non è mai indolore. Per bambini della primaria ma anche per i preadolescenti che si avviano a lasciare le scuole elementari.
Piervincenzo Di Terlizzi dialoga con Daniela Dose su fiaba e mito, fondamenti dell’umanità
il sacro nell’educazione ai ragazzi
15 dicembre – ore 20.30
I MURI DI ERIN
I muri di Erin raccontano una Storia lunga secoli. Una Storia impressa nei murales dell’Irlanda del Nord, opere d’arte a cielo aperto che affondano radici e cuore nei luoghi in cui si sono verificati gli episodi più cruenti e tragici del conflitto nordirlandese. Se la loro prima apparizione qui data tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, il fenomeno dei murales è poi esploso in maniera significativa in seguito agli accordi di pace. Vittime ed eroi, memorie ed eventi storici, denunce sociali e problemi irrisolti. L’autore ne tratteggia le simbologie e per ognuno di essi ripercorre fatti e implicazioni in un quadro storico, sociale e culturale che disegna centinaia di anni davanti allo sguardo e alla coscienza dei lettori. Uno strumento per conoscere i dettagli di un conflitto che ancora cova sotto la cenere e per prendere consapevolezza dei motivi che ne sono all’origine, al di là delle strumentalizzazioni che spesso hanno, invece, steso un velo mendace su fatti e cause.
presentazione del libro I muri di Erin di Gianluca Cettineo (Edizioni Saecula 2017)
presenta Alessandro Canzian
il sacro nel conflitto politico
tutti gli incontri sono a entrata libera
BIOGRAFIE
Rachel Slade è nata a Putnam nel Connecticut (USA), vive in Italia dal 2002. La sua attività principale si sviluppa attorno alla pittura. Le sue mostre più recenti sono “Citizen Ship” (Villa Corrier-Dolfin, Porcia PN, 2014, con presentazione di Alessandra Santin), “Crambe Tataria” (Villa Cattaneo, San Quirino PN, 2015, con presentazione di Carlo Vidoni), “Ephemeral” (Teatro Russolo, Portogruaro Ve, in occasione dello spettacolo Cenerentola di Sergei Prokofiev), “La casa apocrifa” (Cantine Collalto, Susegana Tv, con presentazione di Alessandro Canzian). Per la Samuele Editore ha curato la presentazione di alcuni poeti al New York City Poetry Festival del 2014 e diverse copertine della collana Scilla (tra le ultime: Periferie/The Bliss of Hush and Wires di Ilaria Boffa e Nuviçute mê e sûr di Stefano Montello). Come poetessa ha partecipato a diversi eventi letterari: “Residenze Estive” (Trieste), “I poeti scalzi” (Venezia), “Poeti alla Baschiera” (Pordenone), “Callisto” (Venezia). Ha pubblicato in tiratura limitata la plaquette di poesie e disegni “Apocryphal House / La casa apocrifa” (Samuele Editore 2016). Nel 2018 vince il Premio Ossi di Seppia per la poesia.
Carlo Fontanella è nato a Torre del Greco (NA) nel 1948. Diplomatosi in Scultura presso l’Istituto d’Arte e Magistero di Napoli, ha insegnato Discipline Artistiche nella scuola pubblica. Il profondo amore per la scultura fa sì che il disegno costituisca l’ossatura fondamentale della sua produzione artistica. Anche nelle opere grafiche e pittoriche si individua la tridimensionalità dei diversi piani della scultura. Le opere più recenti si sono allontanate dall’astrattismo puro e sono diventate più simbolico-evocative; compositivamente presentano un chiaro impianto modulare dove il ritmo gioca un ruolo primario nell’alternarsi di luci e ombre. La sua scultura, che si esprime preferibilmente sul piano frontale, si caratterizza per segni e forme che suggeriscono una sorta di scrittura. Presente dagli anni ’70 in manifestazioni artistiche in Italia e all’estero, ha realizzato opere monumentali per Enti Pubblici ed Ecclesiastici. È stato invitato a presentare le sue opere in trasmissioni televisive su Rai 2 e TeleCapodistria. Nel 2007 ha partecipato alla 52° Biennale di Venezia, eventi collaterali. La galleria d’Arte di riferimento è lo SPAZIO E di Milano. Tra le ultime mostre si ricordano “Tra ragione e sentimento” (Venezia 2016), “Attraversamenti. Due mostre a confronto. Trans-Figurazione e Tra Ragione e Sentimento” (Roma 2016), “Giochi di carte” (Muggia 2016 e Pordenone 2018), “e il mondo va…” (Maniago 2018)
Carlo Vidoni nasce a Udine il 7 dicembre 1968. frequenta l’Istituto Statale d’Arte Giovanni Sello di Udine e, nel 1987, si diploma in Arte della Grafica e Fotografia. Giovanissimo, realizza le sue prime esposizioni a Tarcento, cittadina collinare a nord di Udine, dove ancora oggi vive a lavora. Gli anni novanta rappresentano un momento di riflessione e ricerca, sente che la pittura non soddisfa piú completamente le sue esigenze espressive e comincia a produrre sculture in ceramica. Contestualmente frequenta lo studio dello scultore Luciano Ceschia e del pittore Vittorio Basaglia e apre un proprio studio-laboratorio a Cividale del friuli. Nel 1997 si laurea in Storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi di Udine e, nel 1998, trasferisce lo studio a Tarcento. In questo periodo sceglie di vivere a Udine frequentando assiduamente uno spazio condiviso da altri giovani artisti. Il costante confronto, l’opportunità di riflettere sul modo di pensare all’arte sono esperienze estremamente stimolanti per Vidoni. oltre a Paolo Comuzzi, Lorenzo Missoni ed altri, vi è Beppino de Cesco, personalità che Vidoni sente molto vicina alla propria sensibilità. In questi anni il suo lavoro si affianca decisamente all’arte concettuale e comincia a sperimentare l’utilizzo di nuovi materiali come le resine sintetiche. Nel 2000 il critico Angelo Bertani lo invita all’importante rassegna artistica Hicetnunc. Inizia una collaborazione con la rivista di attualità culturale “Perimmagine”, diretta da Riccardo Toffoletti. nel 2007 il Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin, diretto da francesco Bonami, lo seleziona tra i vincitori al Concorso ManinFesto – Fotografia in Friuli Venezia Giulia. Sono anni nei quali le esposizioni si intensificano espandendosi fuori regione. Prendono infatti l’avvio alcune importanti collaborazioni con le Gallerie d’Arte dieci.due! International research contemporary art di Milano, L’Église e Spazio ferramenta off di torino. Il linguaggio espressivo di Vidoni è ora rivolto all’osservazione, quasi all’ascolto della natura e degli oggetti. Si tratta di manufatti che sostanziano le azioni dell’uomo o sottintendono situazioni presenti nella vita quotidiana. Essi vengono spesso trovati casualmente dall’artista e conservati sino alla realizzazione dell’opera. Nelle creazioni installative di Vidoni, gli oggetti perdono la propria funzione originaria per divenire contenitori, nidi o supporti, avulsi e decontestualizzati, inconsapevoli simboli della vita e dei drammi dell’uomo contemporaneo. Attento osservatore del contesto sociale e culturale del proprio tempo, Vidoni percepisce e denuncia la costante e reciproca interazione uomo-natura. La sua ricerca artistica comprende vari àmbiti espressivi, oscillando dalla sperimentazione scultorea e installativa alla fotografia e al disegno.
Maria Milena Priviero vive a Pordenone, dove è nata, da madre istriana e padre friulano, ma ha trascorso l’infanzia e la giovinezza a Ravenna. Già bibliotecaria, animatrice culturale e curatrice del Notiziario del Comune di Porcia (Pordenone), ha pubblicato per diversi anni le sue opere nelle antologie dei concorsi e on-line nei siti letterari. Nel 2013 pubblica per i tipi della Samuele Editore di Fanna la sua prima raccolta: Il tempo rubato (collana Scilla, prefazione di Angela Felice. L’immagine di copertina “Donna alla finestra”– un olio su cartone del 1917 del pittore Carlo Corsi – è stata concessa gentilmente dal Direttore della Galleria d’Arte Cinquantasei di Bologna). Nel 2016 pubblica, sempre con la Samuele Editore, Da capo al fine. Dal 2011 partecipa a reading vari e organizza eventi quali “Foglie di Poesia” nel 2014 presso la Villa Correr Dolfin di Porcia all’interno della manifestazione “VerdArti”, curata dalla Pro-Loco e dalla Samuele Editore. Dal 2014 è presente con i ragazzi e gli insegnanti alla “Giornata di Poesia” del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone.
Sandro Pecchiari, triestino, laureato con una tesi sull’opera poetica di Ted Hughes. Ha pubblicato quattro raccolte per la collana Scilla, Samuele Editore di Fanna, Pordenone: Verdi Anni (2012, prefazione di Roberto Benedetti), Le Svelte Radici (2013, prefazione di Mary Barbara Tolusso) L’Imperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood (2015, prefazione di Andrea Sirotti), Scripta Non Manent (2018, prefazione di Giovanna Rosadini). Ha tradotto e/o curato alcune raccolte poetiche, tra le quali Spolia I e Spolia II di Federico Rossignoli, Apocryphal House / La casa Apocrifa di Rachel Slade e Periferie – The Bliss of Hush and Wires di Ilaria Boffa. È stato membro della giuria del Premio Carducci in Carnia nel 2015 e attualmente fa parte della giuria della Festa della letteratura e della Poesia di Duino. Ha collaborato con le riviste di settore Traduzionetradizione (Press Point, Milano) e L’Almanacco del Ramo d’oro (Trieste). Conduce, assieme ad Alessandro Canzian e Federico Rossignoli, il ciclo di incontri triestini “Una Scontrosa Grazia”.
Flaminia Cruciani si è laureata in “Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico” e per lunghi anni ha partecipato alle annuali campagne di scavo a Ebla in Siria, in qualità di membro della “Missione archeologica italiana a Ebla”. Dopo il Dottorato di Ricerca in “Archeologia Orientale” ha conseguito una seconda Laurea in “Storia dell’arte” e un Master in “Architettura per l’Archeologia – Archeologia per l’Architettura” per la valorizzazione del patrimonio culturale. Si è specializzata, inoltre, in “Discipline Analogiche” e pratica la professione di Analogista. Ha, inoltre, inventato il “Noli me tangere®”, uno strumento di aiuto fondato sulla metafora e sul potere evocativo delle immagini. Nel 2008 ha pubblicato Sorso di notte potabile (Edizioni LietoColle) e Dentro (Edizioni Pulcinoelefante). Nel 2013 ha pubblicato Frammenti (Edizioni Pulcinoelefante), mentre Lapidarium è uscito nel 2015 (Edizioni Puntoacapo). Del 2016 è Semiotica del male (Edizioni Campanotto), con la prefazione di Tomaso Kemeny, finalista al premio Camaiore e al Premio Gradiva-New York. Del 2017 Piano di evacuazione (Samuele Editore). Suoi testi letterari sono stati tradotti in spagnolo, rumeno, coreano e inglese e sono presenti in numerose antologie italiane e straniere. Ha collaborato con la rivista “Qui Libri” e collabora con diverse testate giornalistiche. È stata selezionata fra i giovani poeti italiani contemporanei per il “Bombardeo de Poemas sobre Milán”, opera del collettivo cileno Casagrande. Un’ampia scelta di suoi testi è stata stampata, nel gennaio 2017, sulla rivista “Journal of Italian Traslation” curata da “Department of Modern Languages and Literatures”, Brooklyn, New York. È tra i fondatori e gli ideatori della “Freccia della Poesia” e del movimento culturale “Poetry and Discovery”. Nel 2018 pubblica con Mondadori Lezioni d’immortalità.
Anna Vallerugo nata a Maniago attualmente vive a Frisanco. Giornalista pubblicista, laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha collaborato per molti anni con “Il Gazzettino” e altre testate. Redattrice di “Satisfiction”, fra i maggiori portali di critica letteraria, collabora anche con “Gli Amanti dei Libri” e diversi blog letterari. Si occupa di editing, traduzione e formazione anche in scuole di scrittura. Da due anni è membro della giuria del Premio Letterario Brancati, fra i più importanti in Italia.
Il Gruppo Majakovskij, fondato nel 1993 da Giacomo Vit, si esibisce in varie località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, presentando i propri spettacoli con l’accompagnamento musicale del compositore e polistrumentista Nuccio Simonetti. Nel 2000, per le edizioni Biblioteca dell’Immagine, ha dato alle stampe il libro Da un vint insoterat, una sorta di antologia che raccoglieva tutti i progetti-spettacolo elaborati fino a quel momento. Nel 2003, a cura del Comitato provinciale di Pordenone per l’Unicef, è stato pubblicato il volumetto I diritti dei bambini nella voce della poesia, un’interpretazione in versi di alcuni articoli della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Nel 2016 con Samuele Editore è uscita l’opera Par li’ zornadis di vint e di malstâ, nel 2017 Non ti scrivo da solo per il medesimo Editore. Il gruppo è stato coinvolto anche nella dialettica poesia-arti visive, collaborando con artisti affermati come Gianni Pignat e Loris Cordenos. Nel 2018 il Gruppo e Giacomo Vit vincono il Premio Lerici Pea.
Nuccio Simonetti (1947) è un musicista polistrumentista con alle spalle diverse collaborazioni con gruppi musicali e non solo. Per il Gruppo Majakovskij ha curato diverse performance (ad esempio “Una Scontrosa Grazia” a Trieste, al Premio “Lerici Pea” nel 2018, ai Colonos sempre nel 2018).
Piervincenzo Di Terlizzi (Vicenza, 1965) è Dirigente scolastico. Fa parte delle redazioni delle riviste “L’Ippogrifo” (per la quale, tra l’altro, ha curato nel 2010 il volume monografico Scrivere la città. Vent’anni di scrittura a Pordenone) e Lingue antiche e moderne. Collabora con il mensile “Il momento”; suoi contributi su argomenti scolastici appaiono sulla rivista online Edscuola. Nel 2007 pubblica Insegnante a Pordenone con le Edizioni Biblioteca dell’Immagine
Daniela Dose, nata a Milano nel 1961, dal 1987 vive e lavora a Pordenone. Studi: Laurea in Filosofia e lettere all’Università di Trieste; Diploma di laurea in Scienze religiose conseguito all’Istituto ISSR di Portogruaro con una tesi su La fiabe nell’educazione religiosa”; Giornalista pubblicista dal 1999, collaboro con il Gazzettino di Pordenone dal 1997, con articoli di cronaca bianca (cultura e società). Ha intervistato Enzo Biagi, Camilleri e diversi altri. Collabora con Radio voce nel deserto. Insegnante di ruolo, insegna lettere e storia all’’ISST “O.Mattiussi” di Pordenone. Collabora con diverse associazioni culturali e sociali del territorio. Dal 2000 è referente della Commissione cultura dell’Unità pastorale di Pordenone Nord, attualmente fa parte anche della Commissione diocesana per l’ecumenismo. Nel 1999 crea il progetto di lettura di fiabe ad alta voce “Matilda: mi racconti una storia?”, rivolto ai bambini e ai loro genitori (con la legge 285). Il progetto è stato attuato nelle sale d’aspetto degli ambulatori pediatrici (dell’Ambito) e del centro Materno infantile di Pordenone; è presente nelle biblioteche di quartiere e nella Biblioteca civica di Pordenone. Diverse le collaborazioni anche con il territorio, tra le quali Pordenonelegge (per 10 anni) e Favole in festa al Teatro Verdi di Pordenone. Nel 2013-2014 avvia il progetto ”Leggiamo insieme”, un percorso di lettura ad alta voce per i ragazzi delle superiori, e “leggiamo i Manga”, sempre per ragazzi. Tiene diverse conferenze sul valore della fiaba e l’importanza della lettura ad alta voce (ciclo di incontri : “Io leggo, tu leggi…”). Nel 2017 ha organizzato il ciclo di incontri “Noi leggiamo…” sulla letteratura per ragazzi. Organizza incontri con autori e illustratori di fiabe. Ha pubblicato 6 fiabe: La storia di Matilda, Tommy e Babbo Natale (con l’editore Campanotto), Matilda in biblioteca e Matilda e l’avventura nel bosco nero (con l’editore Omino rosso), Matilda e il gatto strapazzato (ed. Edicolors), Tommy e la felpa rossa (ed. Dreambook).
Gianluca Cettineo, classe 1980, è nato e cresciuto a Mira, in provincia di Venezia, dove vive attualmente. Insieme alla compagna, Carlotta Dori, incontra l’Irlanda per la prima volta nel 2007. È lì che comincia, per entrambi, la passione per l’isola di smeraldo. Dopo diversi anni spesi a studiarne la Storia e ad approfondirla attraverso libri, film e documentari, nel 2013 i due intraprendono un reportage dedicato a indagare le divisioni etnico-sociali nord-irlandesi. Nasce così l’esordio letterario di I muri di Erin pubblicato da Saecula Edizioni nel 2017.
Alessandro Canzian (1977), vive e lavora a Maniago (Pordenone). Ha collaborato e collabora saltuariamente con varie riviste e blog. Nell’ottobre 2008 ha fondato la SAMUELE EDITORE Come autore ha pubblicato Christabel (Ed. Del Leone, Spinea 2001, quarta di copertina di Paolo Ruffilli), La sera, la serra (Mazzoli 2004, prefazione di Tita Paternostro), Canzoniere inutile (Samuele Ed., Fanna 2010, prefazione di Elio Pecora, di cui un testo su “Tuttolibri” nel 2007 con critica di Maurizio Cucchi), Cronaca d’una solitudine (Samuele Ed. 2011, quaderno bifronte con Federico Rossignoli), Luceafarul (Samuele Editore 2012, prefazione di Sonia Gentili) e il saggio su Claudia Ruggeri: Oppure mi sarei fatta altissima (Terra d’ulivi 2007, presentato a Lecce con Michelangelo Zizzi). Con la stessa editrice e nello stesso anno del saggio ha pubblicato Distanze, una collaborazione fotopoetica con Elio Scarciglia. Ha partecipato a varie rassegne letterarie quali “Donne che dovresti conoscere” a Lecce nel 2007 con Mario Desiati, “Poetica” a Pisa nel 2008 con Alessandro Agostinelli, “Pianeta Poesia” a Firenze nel 2009 con Rosaria Lo Russo, “Pordenonelegge” nel 2010 e 2017, la “Festa di Poesia” a Pordenone nel 2010 come co-organizzatore e nel 2011 e 2018 come autore, a Milano alla “Casa della Poesia” invitato per il quinquennale della fondazione della Casa, “Residenze Estive” a cura di Gabriella Musetti in diverse edizioni. A gennaio 2017 cura per la Casa Editrice argentina Buenos Aires Poetry un’antologia di Poesia Italiana Contemporanea. Nel 2018 assieme a Simona Wright cura un’antologia di poeti residenti in territorio italiano che scrivono in inglese per la rivista Nemla, dell’Università di Buffalo nello stato di New York (precedentemente, nel 2013, per la stessa rivista aveva curato un’antologia di poeti veneti). Articoli sulla sua poesia sono usciti su Il Piccolo, La Lettura (Corriere della sera), L’Unità, Illustrati, Il Segnale, Italian Poetry Review, e altri. Conduce, assieme a Sandro Pecchiari e Federico Rossignoli, il ciclo di incontri triestini “Una Scontrosa Grazia” ed è tra i direttori artistici del Festival di Poesia Tres Dotes.