Annalisa Ciampalini, Le distrazioni del viaggio, Samuele editore, 2018
Nel giugno del 2018 Samuele Editore ha pubblicato il bel libro Le distrazioni del viaggio di Annalisa Ciampalini. Testo asciutto, ben scritto che denota una maturità stilistica ma soprattutto l’idea di una progettazione solida. Il libro, diviso in quattro parti, si sviluppa intorno all’idea del viaggio. Non ci tragga in inganno la parola. Il viaggio è un escamotage esistenziale, è la quotidianità, l’abitudine, la routine di respirare. Il libro gioca sulla doppiezza dei significati e delle immagini, quasi fosse una tensione di contrapposizioni continua. La luce, il buio, l’essenza, la materialità. Quindi le distrazioni aprono un mondo nel mondo, una punta di realtà dentro la pupilla abituata ad uno story board ripetitivo. La Ciampalini si muove bene dentro questa ricerca di tensione, la scrittura è fluida, propositiva e porta a compiere riflessioni. Un incontro tra la logica e quello che ancora deve avvenire. Dopo aver colpito positivamente con L’assenza (Ladolfi 2014) la poetessa ci offre oggi davvero versi “solidi”, “fisici” con una “cifra” personale ben strutturata, non mancando tra l’altro di offrire omaggi alle sue letture formative.
Giulio Maffii
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