CRAMBE TATARIA
mostra personale
Rachel Slade
28 febbraio ore 18 – Villa Cattaneo, San Quirino (Pn)
presentazione a cura di
Carlo Vidoni
con un intervento poetico di
Giacomo Vit
Una mostra, Crambe Tataria, che vuole essere un approfondimento di quei paesaggi particolari, sia interni che esterni, di quei luoghi del selvaggio, di quelle distese di deserto all’interno del quale convivono orientamento e disorientamento, pericolo e salvezza. Una mostra che vuole tentare una risposta alle inquietudini contemporanee ma non solo, novecentesche, che hanno portato a quel grande freddo pieno di paralisi, esitazioni, dubbi, dove però è ancora possibile cercare al di sotto dello strato ghiacciato profonde sacche di silenzio. E in queste il nostro io più autentico ancora in attesa di noi. Quello stesso grande freddo che canta Giacomo Vit nel suo stupendo Trin Freit/Spavento freddo (edito recentemente dalla Barca di Babele di Meduno con prefazione di Fabio Franzin): Chi poserà / per primo il piede sul ghiaccio? / E se si rompe, cosa / troverà là sotto? Il grande / spavento? / E se non cede, / e scarabocchia solo / segni e disegni? / Significa che non pesi / proprio nulla? Un desiderio, Crambe Tataria, che vuole oltrepassare l’impulso pur nobile dell’arte di offrire in mezzo alla natura selvaggia e all’incertezza una sorta di rifugio, un luogo di sosta e riparo. Un desiderio cioè di offrire un momento in questi campi, in mezzo al verde, dove non cercare facili fughe ma ricerche, consapevolezze, per comprendere più a fondo il qui e ora. Una ricerca di se stessi a volte in silenzio assoluto, spesso in solitudine, tra le cose ancora selvagge del nostro mondo. Proprio come la pianta fiorita da cui prende titolo la Mostra. La Crambe Tataria, specie in via d’estinzione che nasce nelle steppe selvagge dell’Europa Orientale e dell’Asia Centrale, e in Italia solamente nei Magredi Friulani…
Orari apertura Mostra: venerdì e sabato 16-21, domenica 16-20, chiusura il 22 marzo