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L'incontro con il poeta vietnamita Nguyen Chi Trung

L’incontro con il poeta vietnamita Nguyen Chi Trung © n.c

“Bisceglie potrebbe esser nominata città della poesia”, così il prof. Daniele Giancane, esponente de I poeti della Vallisa di Bari ha aperto la serata dedicata al poeta vietnamita Nguyen Chi Trung e che si è tenuta presso la struttura alberghiera Nicotel.

Il rinomato gruppo di poeti pugliesi e lucani conosciuti come i “Poeti della Vallisa” è attivo a Bari da oltre trent’anni sotto la guida di Daniele Giancane ove pubblica l’omonima rivista periodica di poesia ed altro coltivando consolidati rapporti letterari nazionali e internazionali, in particolare con l’est europeo e segnatamente con Serbia e Romania e col poeta Nguyen Chi Trung considerato il più grande poeta vietnamita vivente.

Nato in una città sulla costa nel Vietnam del sud, è cresciuto a Saigon. Negli anni sessanta grazie a una borsa di studio si è recato in Germania per studiare filosofia, matematica e meccanica applicata. Ha lavorato come ingegnere fino al 1996. Attualmente vive a Stoccarda, scrive sia in tedesco sia in vietnamita ed è traduttore di poesia in lingua vietnamita.

Nel 2013 è uscita una raccolta dei suoi testi poetici a Saigon in sette volumi. Ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali. Poesia profonda la sua, recitata dal poeta stesso, in una maniera unica, tra ritmo e musicalità. Ci apre delle radure, dei posti, dei pensieri a cui noi non avremmo mai pensato. Poesia musicale. “Chi non è sceso nell’inferno non può scrivere poesie, non può fare arte”, queste le parole del poeta che ha riversato nei suoi versi tutta la tensione legata alla guerra in Vietnam e dal dolore del suo popolo da cui lui era lontano. La lontananza non ha lenito il suo dolore che è diventato poesia ed ha preso la forma del suo libro dal titolo “Venti”, presentato durante la serata. Un libro di 48 poesia di una formidabile intensità e di grande spessore. Cos’è il vento? Può essere tante cose, simbolico, atmosferico, in questo caso spirituale.

E’ una poesia filosofica, c’è molto della filosofia zen; di domande che dimostrano che la poesia è uno strumento; non è di facile lirismo ma una poesia che fa pensare. Nei versi di Chi Trung si captano suoni, immagini, personificazioni. Dal suo libro viene fuori che noi siamo nell’indicibile e l’unica cosa che può lasciare un segno è la parola e da questo stato non si esce neanche con l’amore.

L’evento, organizzato dal poeta biscegliese Maurizio Evangelista e dal gruppo dei poeti La Vallisa di Bari, in collaborazione con l’ass. Pro Loco Unpli di Bisceglie, ha visto l’intervento del prof. Daniele Giancane, del presidente della Pro Loco di Bisceglie Vincenzo De Feudis, delle poetesse Teodora Mastrototaro e Angela Giannelli, amica e sostenitrice della poesia di Chi Trung. Le letture del poeta sono state affidate al poeta e drammaturgo Zaccaria Gallo accompagnato dal musicista Vittorio Gallo che hanno creato la giusta aurea di magia che ha racchiuso in sé la magia della serata stessa.

Ha moderato l’evento la giornalista Grazia Pia Attolini, giornalista di Bisceglie in Diretta. L’incontro, patrocinato dal comune di Bisceglie, è stato uno dei primi  “fuori programma” del tradizionale evento estivo di “Notte di poesia al dolmen” organizzato da Maurizio Evangelista e Teodora Mastrototaro.

 

 

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