Una tagliente dolcezza
Franco Manzoni
Un diario intimo, passionale, eracliteo, per elaborare la fine di un amore. Mentre tutto scorre cieco sopra gli eventi umani nel connubio di presenze e vuoti da colmare. Così Alessandro Canzian cerca la dimensione dell’infinito nella silloge Il colore dell’acqua (Samuele, pp. 76, € 12). Nato nel 1977, l’autore, che vive a Maniago (Pordenone), usa un lessico di tagliente dolcezza per placare il dolore e indirizzare il pensiero verso una possibile eternità.