Da Articolo 21
Nota per essere tra le maggiori personalità della letteratura ispano-americana, Claribel Alegría è stata tradotta in italiano solo recentemente, quando per Incontri Edizioni apparve nel 2011 Ceneri d’Izalco (scritto con il marito Darwin J. Flakoll) e nel 2012 Alterità. Al di là dei circuiti dedicati, che già apprezzavano la sua nutrita produzione in lingua spagnola, si è conquistata una popolarità maggiore nel nostro Paese quando nel 2015 uscì la sua raccolta poetica Voci (Voces), tradotta da Zingonia Zingone e Marina Benedetto per Samuele Editore, piccola e qualificata casa editrice indipendente che, aggiungendo coraggio al coraggio, pubblica unicamente poesia. Quella felice operazione editoriale, che nel 2016 valse ad Alegría il Premio Camaiore Sezione Internazionale, per di più in contemporanea con la sua candidatura al Nobel 2016, unita alla sua forte personalità e alla vita intensa e ricca di impegno sociale e ideale che sempre aveva vissuto, la rese la beniamina di un più vasto pubblico, destinato a piangerne presto la scomparsa. La scrittrice infatti ci lasciava per una complicazione polmonare il 25 gennaio 2018, spegnendosi serenamente nella sua casa di Managua alla veneranda età di 93 anni. E a circa un mese dalla sua scomparsa, nel febbraio 2018 usciva, con traduzione e cura di Zingonia Zingone e introduzione di Martha L. Canfield, il suo Amore senza fine, la cui edizione originale, Amor sin fin, era stata pubblicata in Spagna da Visor Libros nel 2016.
È dunque in prossimità del 25 gennaio 2019 che, a un anno dalla sua morte, anche in Italia Claribel Alegría verrà ricordata con eventi, letture e articoli in gran parte promossi da Samuele Editore: un puzzle sentimentale di evocazione e ammirazione a cui si unisce questo mio tassello.
Laura Ricci
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