da Formafluens
Zhao Lihong, autore di oltre 100 libri di poesie, saggi, romanzi e reportage, poeta tradotto e apprezzato a livello internazionale, é pubblicato per la prima volta in Italia grazie a questa edizione e all’impegno dei curatori e traduttori; un lungo lavoro svolto per circa un anno durante il quale Flaminia Cruciani e Marco Sonzogni si sono confrontati con Marcella Zanetti e altri traduttori e sinologi. Dunque un dono di cui essere grati per l’originalità e la profondità di questa raccolta, avallata anche dal grande poeta arabo siriano Adonis, che firma l’intensa e partecipata prefazione.
Prefazione dal titolo emblematico Il male di vivere di montaliana memoria della quale è bene riportare alcuni passi significativi: “Il dolore testimoniato in questa raccolta non é individuale ma collettivo, se ognuno di noi potesse facilmente affrancarsi dal dolore non sarebbe necessario parlare di dolore comune.. l’essenza della vita dunque risiede nel dolore ? “ si chiede Adonis ponendo questa domanda al centro della poesia di Zhao LIHONG. Sappiamo che spesso la poesia nasce da un dolore, uno strappo, una ferita e da una conseguente domanda: come posso salvarmi? O forse ancora da un altro drammatico e universale quesito: dove mi trovo adesso, dove mi trovo? Come si chiede il nostro poeta nella poesia L’anima fugge, quasi un grido disperato che esprime tutto lo smarrimento e lo sgomento dell’uomo e del poeta.
Il dolore dunque declinato al plurale non è quindi un dolore singolo, personale e privato, ma investe tutti noi, tutte le forme di vita, umana, vegetale, animale e si manifesta in tutte le particelle, in ogni organo del corpo e dei corpi di vari esseri viventi, di tutti gli enti; corpo e carne sono infatti protagonisti di questa raccolta: molti testi parlano di occhi, unghie, capelli, polmoni, costole, lingua, impronte ma anche piume, farfalle, rami, petali dispersi, lamenti di volatili, alberi abbattuti, insetti sterminati…
Marzia Spinelli
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