ESAURITO
Io amo i corpi vestiti, dai fluttuanti tessuti di un defilé alla rozza tonaca di Teresa d’Avila. Credo a questa favola: da quando si coprì cominciò la storia dell’uomo. Ma lo stesso de Vos, magnifico sarto di corpi, li riveste dei suoi ammirevoli versi.
Manlio Sgalambro
Il giardino persiano
È un paradiso in terra
il tuo simmetrico corpo
per cui la mano vaga
senza necessariamente scegliere
se tu la lasci andare
per vene d’acqua e strade bianche
in corrispondenza delle qanate sotterranee
e i pozzi d’ispezione a fior di pelle.
Che marezzarsi di colline e verzure
rosee, ondivaga prora
che animi il mar del cielo:
‘Se c’è un paradiso sulla faccia della terra,
è qui, è qui, è qui.’