da womenews.net
Da moltissimi anni analizziamo l’universo femminile, il peso e il carico delle consuetudini, degli atteggiamenti errati, delle narrazioni che non corrispondono a verità. Ognuna di noi è diversa, è se stessa ma, al contempo, esistono forti terreni comuni che soltanto da poco tempo abbiamo compreso.
La fantasia, l’allegria, il “farsi sponda” a vicenda per superare momenti difficili è prerogativa dell’essere femminile, come lo è subire violenza che non è solo quella fisica ma psicologica e mentale, una violenza molto subdola e strisciante.
Lucianna entra e analizza tutto questo con sobrietà, con calore umano e con parole dense, leggere e vere.
Ci narra vissuti densi e tutto diventa consolatorio, spesso meno violento e oppressivo. Non diminuisce la gravità degli atti ma possiamo leggere questi testi senza l’affiorare della crudeltà, della violenza e del rancore.
Un libro che ci aiuta a riflettere, a esplorare la nostra psiche e il nostro “stare al mondo”. Questi monologhi poetici sono perfetti da rappresentare a teatro, ci portano nella dimensione dell’Essere Donna. E allora Donna come Madre, come Donna violentata, come Donna che ricerca il proprio equilibrio e infine come Donna che cerca di rappacificarsi con la propria infanzia.
Lucianna Argentino “coccola” queste figure, ci dona la possibilità di farcele conoscere, le inquadra e le pone in modo gentile. L’ Autrice cerca e, con sapienza vi è riuscita, di passare affetto e sintonia tra lei e loro, tra loro e noi. Una bella prova di confronto e di crescita con un linguaggio lirico dove l’ascolto si fa bisbiglio, introspezione e riflessione personale. Un lavoro vero, di denuncia per le violenze e le dimenticanze, un libro che pone quesiti e domande a cui siamo tutt* chiamat* a rispondere.
Gabriella Gianfelici
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