Laboratori critici ne Gli Stati Generali


 
Da Gli Stati Generali
 
 
Inoltre, l’incontro tra Thomas e Berti viene approfondito nell’editoriale del prossimo numero della rivista Laboratori critici (Samuele Editore), firmato da Matteo Bianchi e Tommaso Di Dio. In particolare, Bianchi che, insieme all’editore Alessandro Canzian e alla ricercatrice Marta Fabrizzi, curatrice del volume Carteggio 1931-1946. La nascita di Inventario (Società Editrice Fiorentina, 2023), ha condotto una consultazione approfondita del Fondo “Luigi Berti” all’interno del Gabinetto Vieusseux, ci rivela una notizia degna di nota: “Non esiste traccia di alcuna traduzione fatta da Berti dei versi di Thomas, nonostante tutte le note biografiche affermino il contrario. Del resto, non se ne fa cenno nell’epistolario del poeta gallese, come avevano confermato nella commemorazione del 2014, a cinquant’anni dalla scomparsa del poeta riese, a Portoferraio, sia l’elbano Giorgio Vanagolli sia Fausto Ciompi, già professore ordinario dell’Università di Pisa. E non se ne fa cenno nemmeno in Inventario, la rivista fondata da Berti e Renato Poggioli proprio nel ‘46, che abbiamo sfogliato da cima a fondo. A nostro avviso, forse anche per una sopravvalutazione, se così si può dire, degli esiti della vacanza toscana dei due letterati, il Thomas Stearns Eliot che Berti traduceva – sempre dal francese e sempre su versioni di servizio, conoscendo l’inglese a malapena anche a detta di Montale e di Pavese – sarebbe stato confuso e scambiato, di articolo in articolo, con il Dylan Thomas tanto elogiato di persona”.

Luca Vaglio

 
 
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