da Periodico Italiano Magazine
Breve inventario di un’assenza
di Michela Zanarella
L’elaborazione del dolore dopo la perdita di un padre molto amato raccontata in poesia: un percorso di esplorazione per affrontare l’esistenza con maturità e consapevolezza
La vita ci mette costantemente alla prova. E quando viene a mancare qualcuno a cui siamo particolarmente legati, come un padre molto amato, è difficile accettare il vuoto che arriva all’improvviso. Michele Paoletti tenta, attraverso la scrittura, di descrivere in versi una particolare esperienza del suo vissuto. Non si sofferma sull’evento del lutto, ma su ciò che resta, sui segni dell’assenza. Prima di entrare nel vivo della raccolta di poesie, è necessario spiegare come è stato realizzato il volume. ‘Breve inventario di un’assenza’ è stato pubblicato da Samuele Editore grazie a una campagna di crowdfunding promossa da Eppela: sono stati i lettori a sostenere il progetto editoriale, attraverso il loro impegno economico. Sono ormai diversi gli editori che si affidano a questa particolare raccolta di risorse. E forse, ciò il segno di una ripresa originale e innovativa del settore. Gabriella Fantato, che ha curato la prefazione, ci parla di “unità di stile, per la tenuta delle immagini e la visione del mondo che ne emerge”. E’ proprio così. E perché il termine ‘inventario’? Se analizziamo nello specifico la parola, essa indica la classificazione e la valutazione degli elementi, attivi e passivi, di un patrimonio. Un qualcosa di tecnico e metodico, finalizzato a razionalizzare senza dimenticare. Perché il poeta la sceglie per un’assenza? Paoletti sa di compiere un processo di recupero, partendo da simboli e immagini che richiamano il ‘distacco’. La poesia dell’autore non vuole essere assolutamente drammatica, bensì un sostegno a cui appoggiarsi, per guardare in modo concreto le cose: parlano gli oggetti.
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