Qui sottovento-haiku – Luigi Oldani



 
 
Qui sottovento – haiku
Luigi Oldani
Prefazione di Cristina Banella
Pagine 78
Prezzo 13 euro
ISBN 978-88-94944-72-3
 
 


 
 
Versione online Sbac!
Prezzo 4 euro


 
 

Quando si leggono gli haiku di questa nuova raccolta di Oldani, paradossalmente il primo posto in cui si viene proiettati è il silenzio. Già dalle prime poesie, la notte e le stelle invitano alla quiete interiore e con la loro luce esortano a una purificazione dello spirito. E quasi immediatamente le parole del poeta e questa quiete ci suggeriscono quale dovrebbe essere una reale visione dell’universo, fatta di contemporaneità del molteplice e del singolo, della loro coesistenza, e ci invitano ad abbandonare – come prescrive il buddhismo – il pensiero duale: in una stella è contenuto il firmamento e la notte più importante; il gelo della sera convive con la luce e il piccolo calore della fiamma di una candela; negli occhi di un singolo animale affonda nientemeno che la luna. Gli haiku di Oldani, proprio come fanno i migliori haiku giapponesi, ci suggeriscono che la simultanea presenza di due opposti nella realtà può non essere conflitto ma armonia ed equilibrio: “il firmamento/la notte delle notti/ in una stella”. Il poeta stesso sembra volersi riassorbire nella materia, quando accosta la propria guancia alla pietra: ‘pietra serena/sulla mia guancia’, dice, e noi vediamo che ciò che è duro ed impenetrabile in realtà ha una possibilità di accogliere quello che è morbido e cedevole.

[…]

In ultimo, un altro elemento della poesia di Oldani che mi pare fondamentale sottolineare: la cura del suono. Il ritmo costituisce un’altra prerogativa di questa raccolta: le allitterazioni si inseguono nello spazio brevissimo delle diciassette sillabe (“all’imbrunire / leggo vecchie lettere / luna in ombra”) ed il tessuto di suoni crea e rinforza l’immagine di paesaggi fantastici (“calma le chiome / questa nebbia che cola/bosco di sera…”) o colorati (“un prato vivo / …al vento/la primavera”) dove “osano prime / punte di germogli”. Il mondo magico che Oldani pazientemente pezzo a pezzo ci dipinge si accompagna alla musica ipnotica dei versi.

Un mondo pieno di piccola meraviglia, dunque, pieno di malia: è questo che, prima di tutto, Luigi Oldani mi sembra ci restituisca in questa raccolta. E non si può che essergli grati per averci consegnato, in tempi tanto travagliati e angosciosi, un angolo di paesaggio quieto di neve e nebbia, pieno di colori e di sole, colmo di fascino, di riposo, di respiro.

dalla prefazione di Cristina Banella

 
 
 
 
Il firmamento
la notte delle notti
in una stella.
 
 
 
 
 
 
Le sue fusa
al sole d’inverno
qui sottovento.
 
 
 
 
 
 
Stanotte il gatto
straccia i miei haiku
è luna piena!
 
 
 
 
 
 
Trema sul volto
quest’ultima luce
nodo alla gola.
 
 
 
 
 
 
Sfuma tra il rosa
e il blu delle colline
qui per sempre.
 
 
 
 
 
 
Ascoltando
piovigginare all’alba
i nostri morti.
 
 
 
 
 
 
Non albeggia
e di nebbia un velo
sfiora il mare.
 
 
 
 
 
 
Devo imparare
il silenzio del monte
gli uccelli volano…
 
 
 
 
 
 
Caduta la luna
queste chiome nere
solo ombre…