Speciale Pordenonelegge 2022 su Laboratori Poesia: Alessandro Stoppa e Letizia Gava


 
 
da Laboratori Poesia
 
 

Venerdì 16 settembre 2022
A cura di Elisa Longo

 

Giulia, L’evaso e la Verfallenheit è la raccolta tripartita di Alessandro Stoppa, Letizia Gava e Andrea Cozzarini pubblicata dalla collana gialla Pordenonelegge-Samuele Editore. Durante i giorni del festival abbiamo chiesto loro una riflessione.

 

Che dialogo s’instaura tra lettore e poesia?

Secondo me c’è sempre una distanza, un filtro tra poeta, l’opera e il lettore e questo filtro è piuttosto denso. C’è sempre uno scarto. Soprattutto per la poesia credo che instaurare un dialogo sia un pochino sporcare il tutto in questa veste. Le presentazioni sono sempre belle, ma a livello ontologico c’è una distanza che non è oltrepassabile e quindi il momento di connessione è estremamente personale (Letizia Gava).

Il momento della connessione per me si ferma alla lettura. Quello che può comunicare il poeta si ferma alla poesia stessa. Se si apre un dialogo successivamente, si apre tra il lettore e se stesso (Alessandro Stoppa).

 

Come avete cominciato a scrivere? Quanto ha influito leggere poesia?

Sicuramente è scaturita dalla lettura, ma la lettura non è la diretta conseguenza dello scrivere (Alessandro Stoppa).

 

Ci sono delle correnti con cui dialogate?

Attivamente no, leggo poeti sia vivi che morti ma a livello di interazione vera e propria ancora no (Letizia Gava).

La poesia può essere un fenomeno sociale o parasociale, però come qualunque arte può essere un fenomeno individuale, non esce per forza da sé stessa la poesia (Alessandro Stoppa).

 
 
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